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dr Carlo D'Ammassa
Medico Chirurgo
Medicina Cinese - Agopuntura
Domande consuete
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Che cosa cura l’agopuntura?I dolori di vario tipo, i traumi, le allergie, le disfunzioni del sonno, del ciclo mestruale, i disturbi digestivi, respiratori e della fertilità. Inoltre le alterazioni del tono dell’umore, le malattie della pelle, la disassuefazione dal fumo ed altre forme di dipendenza.
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L’assunzione di farmaci è compatibile con l’agopuntura?Sì.
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Lei cura in sinergia con medici ospedalieri?Sì, come ad esempio nel caso di alcuni malati oncologici, o donne alle prese con i protocolli di fecondazione medicalmente assistita.
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L’infissione degli aghi fa male?No, se non occasionalmente e in minima parte.
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Gli aghi fanno sanguinare?No.
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Come è possibile?Essi sono molto sottili e penetrano la cute solo di poco.
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Ma io ho paura!!!Tutti abbiamo paura degli aghi, me compreso, ma le assicuro che con il tempo le capiterà addirittura di affezionarsi a questi strani oggetti. In verità nessun paziente che smette l’agopuntura lo fa esclusivamente per la paura di essi.
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Quanti aghi si utilizzano?Pochi ed ovviamente sterili: da un minimo di 1 ad un massimo di 8-10.
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Quante sedute compongono un ciclo di trattamento?In genere un ciclo di agopuntura prevede 6-8 sedute.
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Qual è la frequenza delle sedute?Una a settimana, solo occasionalmente due.
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Quanto dura una seduta?25 minuti.
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In quale posizione il paziente viene punto?Il paziente in trattamento è sempre disteso su un comodo lettino.
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Gli aghi iniettano qualche cosa?No.
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Come agisce l’agopuntura?Essa cura il disturbo riequilibrando l’organismo attraverso la stimolazione di punti ben precisi sulla cute che giacciono su specifici percorsi energetici chiamati meridiani.
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Come si svolge la visita di un agopuntore?Identica a quella di ogni medico e terapeuta, con un’ampia parte discorsiva ed un’altra specifica che prevede la palpazione dei polsi e l’ispezione della lingua.
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Dottore, in verità sono scettico."Anch’io - mi verrebbe da risponderle. Senza scetticismo non avrei curato nessun paziente. Dia la possibilità alla terapia di provarle la sua efficacia dopo di ché può più facilmente capire se l’agopuntura faccia o non faccia per lei.
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Lei ha studiato in Cina?Finora no.
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Ci sono altri presidi terapeutici che utilizza oltre gli aghi?Sì, la cosiddetta moxa, una tecnica che sfrutta il calore della combustione di un’ erba chiamata Artemisia. Poi altri ancora.
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Lei utilizza anche le erbe?In genere no.
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Per curarsi con l’agopuntura, bisogna crederci?"Come sempre la cosa giusta sta nel mezzo: molto meglio non essere né fanatici della materia, né ostinatamente intransigenti a quel che si ignora.
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L’agopuntura si pratica anche ai bambini, alle gestanti e agli anziani?"Gestanti ed anziani certamente sì; con i bambini ho una esperienza ridotta.
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L’agopuntura ha effetti collaterali?Potenzialmente sì, e perciò è più rassicurante che sia praticata da personale esperto e conoscitore dell’organismo umano.
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Lei svolge anche visite domiciliari?Ovviamente sì.
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È più importante l’agopuntura o l’agopuntore?Entrambi. L’agopuntura ha una sua innegabile potenza curativa ma il bravo terapeuta non è soltanto l’esecutore di protocolli, ma colui o colei che mette quel singolo paziente nelle migliori condizioni per ricevere il trattamento. Senza una buona relazione tra quel medico e quel paziente anche la migliore terapia rischia di non portare frutti.
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Quanti pazienti ha curato?In 20 anni di professione ne ho trattati tanti, molti di essi sono guariti o comunque migliorati, alcuni addirittura nonostante le nostre cure.
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Dottore, quante bugie mi ha raccontato?"Credo nessuna. Parlare del nostro lavoro però non è mai facile perché non vendiamo oggetti di consumo ma proponiamo percorsi di terapia, per cui - di noi medici - è meglio che parlino soltanto le persone di cui ci siamo presi cura.
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